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Set base di attrezzi, cosa avere

Ecco come mettere insieme una set di attrezzi completo di strumenti manuali ed elettrici che ti permetterà di affrontare quasi tutte le riparazioni domestiche.

  • Fatti degli obiettivi personali di bricolage prima di comprare un set di attrezzi. Se userai un martello solo per appendere quadri, non hai bisogno di spendere di più per un kit di attrezzi professionale. Se invece prevedi di fare lavori più impegnativi scegli bene la qualità degli utensili, spendere meno prima potrebbe equivalere a spendere di più dopo.
  • Gli utensili di base spesso sono quelli che si usurano di più. Compra il set di attrezzi manuali della migliore qualità che puoi permetterti per i lavori che farai. In questo modo non dovrai mettere in pausa un progetto a causa di un utensile rotto.
  • Opta per una grande cassetta degli attrezzi. Prima o poi la riempirai.
  • Esistono set di attrezzi che contengono una varietà di utensili più comunemente necessari. Uno di questi set può aiutarti a iniziare a costruire il tuo kit di utensili di base.

I giraviti

Una serie di giraviti sono indispensabili in un set diattrezzi. Ne esistono di diversi tipi per effettuare le più comuni riparazioni quotidiane, lavori di fai-da-te, riparazioni elettriche e meccaniche. La scelta di un buon cacciavite ti consente di lavorare in maniera precisa ed efficiente.

Ovviamente esistono diversi tipi di giraviti in base all’uso che dovremo farne:

Giraviti standard: sono quelli più comuni, si trovano on punte a croce o a taglio.


Giraviti di precisione:
più piccoli, per lavori di minuteria. In genere utilizzati per lavori di elettronica o meccanica di precisione come oculistica, orologeria etc.


Giraviti cercafase:
dotati di resistenza che indicano la presenza di una differenza di potenziale, utilizzati in campo elettrico.


Giraviti portainserti e a cricchetto:
possono appunto essere di tipo fisso o a cricchetto, hanno la possibilità di ospitare dei bit intercambiabili

Chiavi

Anche queste indispensabili in ogni set base, utilizzare la giusta chiave significa anche semplificarsi il lavoro. Le chiavi eseguono la funzione di stringere e allentare i dispositivi di fissaggio come i bulloni o i dadi – ma ci sono differenze e situazioni che richiedono l’una piuttosto che l’altra. Per esempio, una chiave chiusa è una buona opzione per allentare i dispositivi di fissaggio bloccati perché si può applicare più coppia senza rischiare di danneggiare il meccanismo. Una chiave con un’estremità aperta si adatta intorno a un elemento di fissaggio inaccessibile dalla parte superiore. Assicurati sempre che l’attrezzo che usi sia adatto al lavoro che stai facendo. Vedi la tabella qui sotto per maggiori informazioni sui tipi di chiavi e i loro usi.

Chiave inglese: ha una ganascia mobile che permette di variare l’ampiezza ed adattarsi ai dadi / bulloni, ha il vantaggio di poter avere un unico attrezzo per diverse misure

Chiavi combinate : hanno un lato aperto ed uno chiuso per ogni misura, sono le più diffuse e versatili

Chiavi fisse: hanno le due estremità aperte, solitamente di misure diverse

Chiavi a stella: hanno entrambi i lati chiusi, la forma di questo genere di chiave può variare, alcune possono essere piatte altre avere delle curve per poter facilitare l’utilizzo in spazi angusti

Chiavi a cricchetto: hanno una estremità aperta, o entrambe le parti a cricchetto, girando la chiave si inverte il senso di rotazione del cricchetti, alcune chiavi possono avere il cricchetto mobile incernierato

Chiavi a zampa: non hanno manico, si applicano a chiavi a cricchetto, sono utilizzate per raggiungere dadi o bulloni situati in spazi stretti potendole fissare anche su prolunghe.

Il martello

Scegliere il martello giusto è una cosa fondamentale, bisogna pensare a cosa ci servirà il martello quel martello, solo a piantare chiodi? Da utilizzare con uno scalpello? Ogni lavorazione ha il martello adatto e il relativo adatto peso.

Ci sono differenti tipi di martello, vediamo i più comuni:

Martello americano: da una parte permette di piantare un chiodo, mentre dall’altro verso permette di rimuoverli, molto usati in carpenteria.

Martello da falegname: indubbiamente il più comune e conosciuto, di forma rettangolare.

Martello da elettricista: contraddistinto dal manico in materiale dielettrico, generalmente di misura più piccola rispetto agli altri per poter essere usato in spazi ristretti

Martello da cazzorriere o lattoniere: presentano battenti di forme regolari e lisce, utilizzati per ribattere lamiere e modellare superfici metalliche

Martello in resina e gomma: utilizzati per lavorazioni delicate, dove non bisogna rovinare la parte ribattuta.

Metri e flessometri

Esistono differenti tipi di metri, di diverse lunghezze e materiali, vediamo i più comuni:

Flessometro: il flessometro è il tipico metro avvolgibile, lo troviamo di diverse lunghezze, i più diffusi sono quelli da 2 – 3 – 5 – 8 metri, una adeguata larghezza permette una maggiore estenzione senza che questo si pieghi

Metro ripiegabile: classico metro da carpentiere generalmente in legno, costituito da più righelli incernierati tra loro, rispetto al flessometro è più rigido permettendo una maggiore estensione senza che si pieghi, indubbiamente più resistente in caso di cadute rispetto al flessometro e più economico.

Rotella metrica o decametro: utilizzato per misurazioni di grande entità in particolare oltre i 5 metri.

Pinze e tenaglie

Disponibili in tantissime varianti, scegliamo quelle che più ci serviranno per i nostri lavori imparando a riconoscerle, ovviamente esistono molte più tipologie di pinze, ma vediamo le più difuse:

Pinza universale: la più comune, adatte per piccole lavorazioni, spesso dispongono di due taglienti per essere utilizzate anche come tronchese all’occorrenza

Pinza a becco: una pinza a becco ti permette di arrivare in spazi ristretti e di difficile accesso, le ganasce di questa piza possono essere piatte o tonde.

Pinza a pappagallo: la particolarità di questa pinza è la possibilità di variare l’ampiezza delle ganasce, questo permette di afferrare parti anche molto grosse, le lunghe maniglie permettono di esercitare una grande forza.

Pinze di precisione: Sono pinze molto piccole e sottili, permettono lavorazioni di precisione su particolari molto minuti, generalmente utilizzate in meccanica di precisione o elettronica

Tonchese: Permette di tagliare fili di ferro, cavi elettrici, cordini in acciaio etc, il tagliente può essere sia verticale che orizzontale.

Taglierino o cutter

Cosa è un cutter? Un cutter o meglio conosciuto come taglierino, è un utensile utile a tagliare diversi materiali. Le lame a disposizione sono diverse per ogni tipo di cutter, generalmente realizzate in acciaio.
Il cutter viene utilizzato sia in ambito domestico che professionale. Per la nostra cassetta degli attrezzi un coltello multiuso di base con una lama retrattile funzionerà bene ed assolverà i propri compiti. Scegli un coltello con un’impugnatura antiscivolo e con cambi di lama senza attrezzi. Assicurati di avere una scorta di lame di ricambio. Possiamo distinguere i cutter in queste categorie:

Cutter standard: ha una lama retrattile sezionata, quando il filo della lama si rovina si procede a rompere una sezione, la lama si sostituisce quando le sezioni sono terminate

Cutter a serramanico: il cutter si chiude ripiegandolo in 2, le lame utilizzate sono a forma trapezoidale, quando perde il filo si può girare la lama essendo simmetrica, utilizzati i due lati la lama si sostituisce. La lama si sostituisce senza l’utilizzo di alcun utensile.

Cutter di sicurezza a lama retrattile: il cutter si chiude ritraendo la lama al suo interno, come nel precedente modello le lame utilizzate sono a forma trapezoidale, quando perde il filo si può girare la lama essendo simmetrica, utilizzati i due lati la lama si sostituisce, per la sostituzione della lama spesso si necessita di un giravite

Bisturi: si usa per tagli di precisione, le lame sono monouso, una volta perso il filo si sostituiscono.

Livella

La livella è uno strumento utilizzato per determinare la pendenza di una superficie rispetto al piano. Possiamo dividere le livelle in 2 categorie:

Livella a bolla: esiste in diverse dimensioni, dalle più corte e compatte alle più lunghe. dispone di diversi quadranti ( almeno uno verticale ed uno orizzontale, alcune hanno un quadrante a 45° ), funziona sfruttando un semplicissimo principio della fisica, una bolla d’aria all’interno di un liquido volatile come alcool si posiziona sempre nel punto più alto, quindi avendo una leggera curvatura la bolla si troverà esattamente al centro quando lo strumento sarà perfettamente in piano.

Livella laser: a differenza della livella a bolla non viene utilizzata per determinare se una superficie è in piano ma serve per tracciare una linea luminosa necessaria a determinare ad esempio quali punti in una stanza sono sullo stesso piano. Le livelle di questo tipo di nuova generazione sono autolivellanti.

Squadre

Per le tue lavorazioni indubbiamente avrai bisogno di una squadra con una buona precisione.

Squadre imprecise portano a progetti imprecisi. Per controllare la precisione di una squadra c’è un metodo molto semplice, posiziona la squadra lungo il bordo di un block notes e con una matita a punta sottile traccia una linea, ora ribalta la squadra e rimettendolo a squadro con il bordo inferiore del block notes traccia una nuova linea cercando di ripassare la prima, se la squadra è precisa vedrai una sola linea sottile.

Squadra da carpentiere triangolare, normalmente è realizzata in lega di alluminio, dispone di diverse funzioni come quella di goniometro e tracciatura di linee a 45°

Squadra combinata, normalmente è realizzata in lega di alluminio ed acciaio, si utilizza prevalentemente in falegnameria, ha una impugnatura scorrevole e normalmente dispone anche di una livella incorporata, alcune, come quella in foto, hanno indotazione anche delle battute angolari e un goniometro utile per tracciare linee a determinate angolazioni

Squadra tridimenzionale: viene utilizzata per la lavorazione di oezzi tridimensionali come travi o tubi, spesso è fatta in materiale plastico

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