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Chiavi in officina, quali prendere?

Indispensabili in ogni set base, utilizzare la giusta chiave significa anche semplificarsi il lavoro. Le chiavi eseguono la funzione di stringere e allentare i dispositivi di fissaggio come i bulloni o i dadi – ma ci sono differenze e situazioni che richiedono l’una piuttosto che l’altra. Per esempio, una chiave chiusa è una buona opzione per allentare i dispositivi di fissaggio bloccati perché si può applicare più coppia senza rischiare di danneggiare il meccanismo. Una chiave con un’estremità aperta si adatta intorno a un elemento di fissaggio inaccessibile dalla parte superiore. Assicurati sempre che l’attrezzo che usi sia adatto al lavoro che stai facendo. Vedi la tabella qui sotto per maggiori informazioni sui tipi di chiavi e i loro usi.

Tipi più comuni

Chiave inglese: ha una ganascia mobile che permette di variare l’ampiezza ed adattarsi ai dadi / bulloni, ha il vantaggio di poter avere un unico attrezzo per diverse misure

Chiavi combinate : hanno un lato aperto ed uno chiuso per ogni misura, sono le più diffuse e versatili

Chiavi fisse o a forchetta: hanno le due estremità aperte, solitamente di misure diverse. La chiave può anche essere in una sola estremità, in questo caso parliamo di chiavi a forchetta singola.

Chiavi a stella: hanno entrambi i lati chiusi, la forma di questo genere di chiave può variare, alcune possono essere piatte altre avere delle curve per poter facilitare l’utilizzo in spazi angusti

Chiavi a cricchetto: hanno una estremità aperta, o entrambe le parti a cricchetto, girando la chiave si inverte il senso di rotazione del cricchetti, alcune chiavi possono avere il cricchetto mobile incernierato

Chiavi a zampa: non hanno manico, si applicano a chiavi a cricchetto, sono utilizzate per raggiungere dadi o bulloni situati in spazi stretti potendole fissare anche su prolunghe.